mercoledì 22 dicembre 2010

La maggioranza consiliare rispetti le regole democratiche

In questi giorni sta quasi assumendo rilievo politico il rinnovo del Collegio dei Revisori dei Conti al Comune di Cosenza. Nel merito Alleanza per l’Italia intende precisare pubblicamente la propria impostazione, che si basa fondamentalmente su due aspetti, il primo che API ritiene un errore grave sul piano dei rapporti istituzionali e democratici consentire che la maggioranza consiliare esprima tutti e tre i revisori; buon senso e prassi richiederebbero che almeno uno dei revisori fosse espressione della minoranza, API si è fatta promotrice di una iniziativa nazionale affinchè sia la minoranza ad esprimere il presidente del Collegio dei Revisori, al fine di rafforzare la funzione di controllo che la legge assegna a chi perde le elezioni.
Per inciso non capiamo da dove derivi la certezza di chi vincerà le prossime elezioni quindi ci piace ricordare che spesso il ruolo di maggioranza o minoranza è pro-tempore ed è proprio per questo che le regole e la prassi non vanno mai piegate alle condizioni del momento. La seconda questione è che l’elezione dei Revisori dei Conti è assegnata dalla legge alle prerogative del Consiglio Comunale. I  revisori devono verificare l’attività della giunta e del sindaco, anche per questo è uno dei pochi poteri rimasti intestati all’assise dei consiglieri. Ci auguriamo che il sindaco si mantenga distante da queste scelte e proprio l’attuale sindaco che ha provato a caratterizzare il suo mandato nel rispetto di ruoli e funzioni. Se dovesse essere vero che invece nello specifico ci si sta adoperando per condizionare le scelte da effettuare dovremmo registrare un abissale incoerenza tra quello che si predica e quello che si pratica. Per tali motivi  Alleanza per l’Italia ribadisce di non essere particolarmente interessata ai nomi che usciranno dal prossimo Consiglio Comunale per rinnovare i Revisori dei Conti ma di essere al contrario, fortemente interessata al che siano rispettate le regole democratiche.

giovedì 25 novembre 2010

Un passo indietro sulla querela a Nucci

Come consigliere comunale desidero esprimere il mio disaccordo con la giunta comunale. Dal consigliere Nucci mi dividono nettamente posizioni e giudizi in merito all'attuale vicenda amministrativa comunale. Non condivido nemmeno il metodo con il quale Nucci conduce la sua opposizione: spesso e volentieri  è sembrato si trattasse più di vicende personali e di rivincite individuali che non di azione strutturata di un soggetto politico che si occupa di fatti amministrativi. Tuttavia, detto ciò, credo sia un gravissimo errore tentare di spostare in sedi improprie la discussione. Penso sia un errore ricorrere alla querela. Molte cose sono state scritte e dette sull'operato dell'attuale giunta comunale. A volte ho persino assistito al vacillare della giunta sotto una sorta di fuoco amico ben più pesante di quello adottato dal consigliere Nucci. Adottare solo adesso atti formali extra politici sarebbe inspiegabile. Anche per questo spero che la giunta ritorni sui suoi passi ed eviti inutili strascichi giudiziari. Mi auguro  anche che eventuali querele non siano sostenute con le risorse della comunità. Per quanto mi riguarda benché l’interrogazione del presidente del gruppo misto contenesse riferimenti a pratiche clientelari intendo considerarla politicamente dentro la pratica del’esercizio democratico del ruolo dell’opposizione.

lunedì 22 novembre 2010

Cosenza smart city

Alleanza per l’Italia invita il Comune di Cosenza e le altre amministrazioni dell’area urbana a inserire nel bilancio di previsione 2010 le spese relative per la connessione wi-fi gratuita al web nei luoghi di aggregazione di giovani e anziani, e di appositi contributi a fondo perduto per l’acquisto di smartphone, e-book e notebook da parte di studenti, diversamente abili e over 65. Cosenza, bella, intelligente, elegante, brillante, sveglia, rapida, di moda, è quello che tutti auspicano per la città capoluogo, che diventi una smart city, una “città europea” capace di superare i secolari limiti geografici e strutturali di un territorio marginale, di un’inaccettabile ritardo nella qualità della vita, partendo dalle reti digitali come nuove e innovative matrici insediative del territorio urbano, che devono assumere anche a Cosenza il ruolo che nel passato è stato di altre infrastrutture a rete come le ferrovie o il sistema stradale. Nelle più avanzate città italiane ed europee le reti digitali sono considerate a tutti gli effetti una nuova categoria di opere pubbliche, costituite come sono da tralicci, cavi, antenne, parabole, satelliti, piattaforme hardware e software, e vanno a costituire un sistema di telecomunicazioni con una propria dorsale, in fibra ottica oppure wireless. Reti digitali che non interessano soltanto gli appassionati delle nuove tecnologie, ma sono una modalità di vita che riguarda tutti i cittadini nel loro complesso, quando usano il telefono cellulare, navigano sul web e su facebook, o che guardano la tv interattiva, satellitare o digitale terrestre. Alleanza per l’Italia, nell’ambito del programma delle politiche di sviluppo economico e sociale che dovranno caratterizzare la prossima amministrazione di Cosenza, fa proprie le attese di tanti cittadini e di imprese dell’hinterland di Cosenza che da tempo chiedono la diffusione delle nuove tecnologie, con istanze che si vanno sempre più accrescendo da quando, qualche tempo fa, si parlava di un capoluogo cablato, che aveva iniziato a programmare il suo sviluppo tecnologico prima di molte altre città, ma questo processo di innovazione sembra essersi fermato, l’area urbana è rimasta esclusa. Per Alleanza per l’Italia si può ripartire già dal prossimo bilancio comunale 2011, prevedendo intanto un apposito capitolo destinato alle spese necessarie per la connessione wi-fi gratuita al web nei luoghi pubblici di aggregazione di giovani e anziani, e di contributi a fondo perduto per l’acquisto di smartphone, e-book e notebook, al fine di facilitare studenti, diversamente abili e over 65, nel sostenere autonomamente le spese connesse alla propria info-formazione, e con l'obiettivo di mettere in condizione gli stessi giovani di investire responsabilmente sul proprio futuro e le persone con diverse forme di disabilità di accedere e utilizzare il web senza alcun impedimento, contributi o microcredito da concedere nel rispetto di determinate condizioni economiche vincolate al reddito. Per A.P.I. proprio partendo dalla democrazia digitale, si può riavviare il processo di una nuova modalità di progettare il futuro dell’insieme urbano, spazio-persone-tecnologia, usando la rete come leva per lo sviluppo e la competitività, per la condivisione delle esperienze e la contaminazione delle conoscenze. A.P.I. chiede all’Amministrazione comunale di Cosenza e alle altre che rientrano nella grande area urbana, di dare un segnale d’inversione di tendenza nei loro bilanci di previsione 2011, per cominciare ad avviare il cambiamento, con un’evoluzione concreta e fattiva nei confronti delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie di rete.In seguito, gli attori politici del governo cittadino che verranno dopo le elezioni della prossima primavera, sono chiamati da avviare un’iniziativa di studio multidisciplinare, tra ingegneri, architetti, informatici, sociologi, imprenditori, operatori della comunicazione, che vada ad esplorare il ruolo che la telematica deve svolgere per l’integrazione di tutto l’ambiente metropolitano, lavorando alla stesura di un progetto di connessione tra le nuove tecnologie e gli spazi urbani, determinante per migliorare diversi aspetti della qualità della vita del capoluogo e del suo hinterland. A.P.I. ritiene il sistema digitale una grande opportunità che deve entrare nelle dinamiche urbane attraverso reti di comunicazione diverse rispetto a quelle tradizionali, reti di nuova generazione, che consentano di portare nelle case e nelle imprese il digitale attraverso la più avanzata fibra ottica e il wireless. Si tratta di strutturare la grande città e tutti i suoi centri di eccellenza come l’università, che da tempo è all’avanguardia nella democrazia digitale, ma anche le frazioni e le parti di territorio in aperta campagna caratterizzate dalla presenza di case sparse, per cominciare a costruire una nuova modalità sociale, quella della cooperazione attraverso reti civiche e portali di servizi che sono i pilastri del processo di innovazione, ripartendo dal progetto di cablaggio cittadino in fibra ottica, e passando dall’ormai consueto collegamento domestico di 7 megabit al secondo ad una rete che in altre città, anche del Mezzogiorno, “di colpo mette il turbo e si trasforma  volando a 100 megabit”. Reti moderne e avanzate che possono cambiare in meglio la vita di ogni giorno, il modo di fare le cose, di lavorare, di incontrarsi, di organizzare la conoscenza. Per questi motivi le politiche di Alleanza per l’
Italia per tracciare la Cosenza del futuro non possono prescindere dalla democrazia digitale, per rafforzare la competitività del territorio e consolidare e sviluppare i diversi soggetti economici, sociali e culturali che vi operano, tenendo conto che la popolazione dell’intera provincia si andrà sempre più concentrando nella grande area urbana dell’immediato futuro: Cosenza-Castrolibero-Rende-Università-Paola-Montalto Uffugo. La civiltà digitale per Cosenza e il suo hinterland, attraverso un’interazione sociale costituita da un insieme di elementi connessi in rete senza soluzione di continuità, tutti microscopici e wireless, da utilizzare in modo sempre più ampio per servizi di altissima qualità come le videocomunicazioni ad alta definizione, la gestione delle infrastrutture cittadine, di ottimizzazione degli schemi di movimento delle persone e dei mezzi di trasporto come la fermata interattiva dell’autobus, la tracciabilità del ciclo dei rifiuti, o per monitorare le condizioni dell’ambiente, ma anche per eseguire le applicazioni di sicurezza e l’acquisto di beni e servizi o la razionalizzazione del consumo di energia. A.P.I. vuole concorrere a valorizzare il territorio nel suo complesso, pone i cittadini al centro delle politiche di sviluppo, per una città capoluogo che riconquista la sua centralità, capace di elaborare le informazioni raccolte e renderle accessibili a tutti, per mettere in grado le persone di prendere decisioni migliori sull’uso delle risorse urbane, di migliorare il traffico e la mobilità più in generale, di un minore impatto sulla qualità dell’ambiente anche attraverso le energie rinnovabili. Una città regolata da flussi costanti di dati bidirezionali che provengono e giungono dalle strade e dai quartieri, con i cittadini e le imprese che diventano gli attori principali nel migliorare l’efficienza dei sistemi urbani, nella consapevolezza di un cambiamento che animi il territorio, con appositi spazi digitali dove esprimere giudizi e proposte sul rispetto dei diritti e dei doveri, per essere informati, di fruire dei servizi in tempi rapidi e in modalità sostenibili, per disegnare nuovi tempi, nuovi luoghi e nuovi modi d’interazione sociale ed economica, per riavviare insieme un ciclo di crescita di una città media-città del futuro, bella, intelligente, elegante, brillante...

sabato 20 novembre 2010

Iniziativa della Cosenza Motor Sport

La Cosenza motor sport, organizza il primo challenge in collaborazione con Sila racing team. Premiazione dei piloti, autorità e sponsor. Ero presente in qualità di presidente della commissione consiliare dei trasporti del comune di Cosenza.

domenica 7 novembre 2010

Nota congiunta su spostamento autostazione di Cosenza

Venerdì scorso con una nota congiunta, il presidente della commissione  trasporti del Comune di Cosenza Antonio Belmonte e il segretario cittadino di Allenza per l’Italia Stefano Vecchione, si sono chiaramente dichiarati contrari  allo spostamento dell’autostazione di Cosenza.  In particolare Antonio Belmonte, che ricordiamo è consigliere dell’A.P.I., ha sottoposto alla pubblica opinione la necessità di rispondere alle legittime richieste dei residenti dell’area interessata che si lamentano del traffico  caotico e del grave inquinamento atmosferico causato dai trasporti pubblici e dal traffico veicolare il più delle volte bloccato, e di quanti – cittadini e  associazioni – che auspicano l’integrazione dei territori dell'area urbana,  attraverso la redazione di un apposito studio concernente un piano strategico dei trasporti pubblici dell’area interessata, nel quadro di una dimensione territoriale estesa dell’hinterland di Cosenza e non esclusivamente riferita al solo nucleo urbano. Si tratta di pervenire ad un nuovo e moderno assetto dei trasporti, con interventi, come quello relativo all’autostazione, che va affrontato insieme alle aziende di trasporto pubblico, ai cittadini ed ai commercianti, con una visione partecipata. Il contributo propositivo del presidente della Commissione comunale sui trasporti, vuole avviare il dibattito necessario per rinnovare e trasformare, anche attraverso i trasporti che si rivelano strategici, il ruolo di Cosenza in una città moderna, capace di gestire la cooperazione tra il settore pubblico e quello privato. Una larga concertazione da parte di esperti e della collettività per la redazione del piano idonea a costruire un positivo dialogo sull'accessibilità della zona interessata dalle autolinee e la sua qualità della vita. Le future strategie per l'area assumono infatti particolare importanza per avviare il tracciato della tanto auspicata città europea, una questione cruciale per progettare e attuare il suo sviluppo con scelte dagli effetti sovracomunali che puntino alla qualità del territorio e della vita attraverso criteri di sostenibilità urbanistico/ambientali. L’obiettivo di Antonio Belmonte è quello di un sistema di trasporto pubblico ordinato e funzionale agli spostamenti tra la città e la sua provincia, ed in particolare per i movimenti dei pendolari, ed anche per la mobilità interna a Cosenza, ambedue perfettamente complementari e compatibili con una gestione ambientale territoriale sostenibile in base a criteri di equità. Una politica della mobilità che deve acquisire importanza puntando ad una trasformazione del modo di muoversi e di intendere i servizi di trasporto in favore della collettività con una particolare attenzione all'ambiente, un elemento di novità e di interesse, attraverso un attento studio capace di offrire elementi conoscitivi e di supporto alla valutazione dei soggetti istituzionali, con la partecipazione di associazioni, movimenti d'opinione e privati cittadini interessati all’area dell’autostazione di Cosenza.Lo studio, a parere del presidente Belmonte, dovrebbe contribuire a coordinare efficienza e qualità della vita di una mobilità sostenibile dell’area interessata, con l’obiettivo di una maggior accessibilità di via delle Medaglie d’Oro e piazza delle Province senza sacrificare le attività economiche.

I miei auguri al Sen. Franco Bruno

Il Senatore Franco Bruno è stato nominato responsabile nazionale Enti Locali da Alleanza per l'Italia. Augurando buon lavoro per l'incarico gravoso ma determinante per il futuro del partito, sono certo che la guida di Franco Bruno sarà decisiva per le prossime competizioni elettorali che ci attendono.

domenica 31 ottobre 2010

Franco Bruno interviene sulla malasanità in Calabria

Quando si certifica che tra i casi di malasanità, accaduti in tutta Italia, il 26,5 per cento si concentra in Calabria e che tra le morti italiane, avvenute a causa di una cattiva sanità, oltre il venti per cento è concentrato in questa regione, non si può non rimanere sconcertati. La verità è che la Calabria è quasi impossibilitata ad uscire da questa situazione. Da un lato c'è una sanità colabrodo con gravissime carenze strutturali, con enormi ritardi tecnologici e con il personale costretto ad intervenire sempre in situazioni emergenziali, dall'altro lato il governo nazionale impone al sistema sanitario regionale di tagliare e di costare di meno. Purtroppo con le risorse a disposizione nessuno potrà fare molto e nemmeno la fase commissariale riuscirà ad invertire la rotta. Si potrà anche  chiudere qualche struttura e riconventirne altre, si potrà realizzare qualche risparmio ragionieristico e fermare qualche spreco evidente. Tutto utile ma, senza risorse economiche precise, nessun piano sanitario regionale potrà essere sostanzialmente efficace nel garantire i calabresi rispetto al diritto alla tutela della propria salute. Nuovi ospedali, attrezzature moderne, sale operatorie all'avanguardia, turni decenti, in particolare nei reparti più esposti, personale adeguato, aggiornato, sereno e motivato, senza tutto questo il dato sulla qualità della sanità calabrese non potrà assolutamente migliorare. Per realizzare tutto ciò servono risorse ed investimenti che la Calabria non possiede.    In tal senso speriamo che ci venga risparmiato il solito balletto del rimpallo sulle percentuali di responsabilità politiche di tale fallimento. Forse è giunta l'ora che in maniera bipartisan si sollevi al Governo nazionale una richiesta precisa dichiarando una sorta di "stato d'emergenza  della sanità calabrese". In altri termini c'è bisogno che tutti insieme si chieda allo Stato nazionale di intervenire sul Sistema Sanitario Regionale magari per ripristinare, insieme ai "costi standard" leghisti,  "strutture e dotazioni standard" simili a quelle che esistono nel resto d'Italia. Forse per fare questo bisognerà rinunciare ad un pezzo di gestione del potere regionale. Tuttavia con questi dati agghiaccianti sulla malasanità calabrese saranno oggettivamente pochi quelli dispiaciuti di tale rinuncia. In caso contrario, specie col federalismo fiscale alle porte, la Calabria rischia di essere condannata a convivere ancora per troppo tempo con una sanità meno efficiente ed efficace che nel resto del Paese.

Rispetto per i diritti umani dei Rom

Stefano Vecchione, responsabile cittadino dell’ApI, e Antonio Belmonte consigliere ApI e presidente della Commissione Trasporti del comune di Cosenza hanno deciso di affrontare la questione dei Rom andando di persona nel campo di Vaglio Lise e, armati di carta e penna, hanno raccolto le istanza della comunità affidate al giovane portavoce Mario Rostas. Secondo i due esponenti del partito rutelliano occorre intervenire per tutelare i diritti umani delle 350 persone di cui cento bambini. Vecchione e Belmonte si rifanno alla pastorale del vescovo Nunnari chiedendo solidarietà e dignità per i rom di Cosenza, il loro accampamento è in condizioni troppo precarie sulla riva sinistra del fiume Crati. In particolar modo Vecchione e Belmonte si appellano al sindaco perché “occorre individuare un’area attrezzata per la sosta temporanea evitando che si formi un nuovo campo nomadi”. I rom potrebbero essere sistemati nelle tante case disabitate dei piccoli comuni limitrofi così da favorire l’integrazione e una convivenza sociale decorosa. Bisogna immediatamente avviare una discussione in seno alle forze politiche che pensi anche alle modalità di inserimento nel mondo lavorativo di questi cittadini, magari usufruendo di finanziamenti europei.  Anche  a Cosenza, dunque, il movimento centrista ha le idee chiare su alcuni punti fondamentali. Così come a Roma Rutelli accusa Alemanno di non avere una politica chiara sui campi rom che si chiudono e si riaprono come in un “gioco dell’oca”, a Cosenza i nostri esponenti si impegneranno per ottenere dal sindaco Perugini garanzie per  una comunità che non rappresenta un problema o un ostacolo da rimuovere ma solo una differente cultura da tutelare e rispettare.

La giornata della sicurezza

Presso l'edificio "Lydia Plastina Pizzuti" in via Misasi 107, a Cosenza, si è svolta il 25 Maggio la GIORNATA DELLA SICUREZZA. La giornata ha l'obiettivo di coinvolgere, oltre agli operatori della scuola anche le famiglie, i cittadini tutti, dando un rapporto alla crescita della "cultura della prevenzione e potezione relativi alla sicurezza sui luoghi di lavoro". Erano presenti l'assessore Franco Napoli, il presidente della commissione consiliare ai trasporti del comune di Cosenza Antonio Belmonte, la Protezione Civile della Regione Calabria, il dirigente scolastico Gerardo Napoletano, le associazioni di volontariato di protezione civile provinciale e la polizia municipale.