lunedì 22 novembre 2010

Cosenza smart city

Alleanza per l’Italia invita il Comune di Cosenza e le altre amministrazioni dell’area urbana a inserire nel bilancio di previsione 2010 le spese relative per la connessione wi-fi gratuita al web nei luoghi di aggregazione di giovani e anziani, e di appositi contributi a fondo perduto per l’acquisto di smartphone, e-book e notebook da parte di studenti, diversamente abili e over 65. Cosenza, bella, intelligente, elegante, brillante, sveglia, rapida, di moda, è quello che tutti auspicano per la città capoluogo, che diventi una smart city, una “città europea” capace di superare i secolari limiti geografici e strutturali di un territorio marginale, di un’inaccettabile ritardo nella qualità della vita, partendo dalle reti digitali come nuove e innovative matrici insediative del territorio urbano, che devono assumere anche a Cosenza il ruolo che nel passato è stato di altre infrastrutture a rete come le ferrovie o il sistema stradale. Nelle più avanzate città italiane ed europee le reti digitali sono considerate a tutti gli effetti una nuova categoria di opere pubbliche, costituite come sono da tralicci, cavi, antenne, parabole, satelliti, piattaforme hardware e software, e vanno a costituire un sistema di telecomunicazioni con una propria dorsale, in fibra ottica oppure wireless. Reti digitali che non interessano soltanto gli appassionati delle nuove tecnologie, ma sono una modalità di vita che riguarda tutti i cittadini nel loro complesso, quando usano il telefono cellulare, navigano sul web e su facebook, o che guardano la tv interattiva, satellitare o digitale terrestre. Alleanza per l’Italia, nell’ambito del programma delle politiche di sviluppo economico e sociale che dovranno caratterizzare la prossima amministrazione di Cosenza, fa proprie le attese di tanti cittadini e di imprese dell’hinterland di Cosenza che da tempo chiedono la diffusione delle nuove tecnologie, con istanze che si vanno sempre più accrescendo da quando, qualche tempo fa, si parlava di un capoluogo cablato, che aveva iniziato a programmare il suo sviluppo tecnologico prima di molte altre città, ma questo processo di innovazione sembra essersi fermato, l’area urbana è rimasta esclusa. Per Alleanza per l’Italia si può ripartire già dal prossimo bilancio comunale 2011, prevedendo intanto un apposito capitolo destinato alle spese necessarie per la connessione wi-fi gratuita al web nei luoghi pubblici di aggregazione di giovani e anziani, e di contributi a fondo perduto per l’acquisto di smartphone, e-book e notebook, al fine di facilitare studenti, diversamente abili e over 65, nel sostenere autonomamente le spese connesse alla propria info-formazione, e con l'obiettivo di mettere in condizione gli stessi giovani di investire responsabilmente sul proprio futuro e le persone con diverse forme di disabilità di accedere e utilizzare il web senza alcun impedimento, contributi o microcredito da concedere nel rispetto di determinate condizioni economiche vincolate al reddito. Per A.P.I. proprio partendo dalla democrazia digitale, si può riavviare il processo di una nuova modalità di progettare il futuro dell’insieme urbano, spazio-persone-tecnologia, usando la rete come leva per lo sviluppo e la competitività, per la condivisione delle esperienze e la contaminazione delle conoscenze. A.P.I. chiede all’Amministrazione comunale di Cosenza e alle altre che rientrano nella grande area urbana, di dare un segnale d’inversione di tendenza nei loro bilanci di previsione 2011, per cominciare ad avviare il cambiamento, con un’evoluzione concreta e fattiva nei confronti delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie di rete.In seguito, gli attori politici del governo cittadino che verranno dopo le elezioni della prossima primavera, sono chiamati da avviare un’iniziativa di studio multidisciplinare, tra ingegneri, architetti, informatici, sociologi, imprenditori, operatori della comunicazione, che vada ad esplorare il ruolo che la telematica deve svolgere per l’integrazione di tutto l’ambiente metropolitano, lavorando alla stesura di un progetto di connessione tra le nuove tecnologie e gli spazi urbani, determinante per migliorare diversi aspetti della qualità della vita del capoluogo e del suo hinterland. A.P.I. ritiene il sistema digitale una grande opportunità che deve entrare nelle dinamiche urbane attraverso reti di comunicazione diverse rispetto a quelle tradizionali, reti di nuova generazione, che consentano di portare nelle case e nelle imprese il digitale attraverso la più avanzata fibra ottica e il wireless. Si tratta di strutturare la grande città e tutti i suoi centri di eccellenza come l’università, che da tempo è all’avanguardia nella democrazia digitale, ma anche le frazioni e le parti di territorio in aperta campagna caratterizzate dalla presenza di case sparse, per cominciare a costruire una nuova modalità sociale, quella della cooperazione attraverso reti civiche e portali di servizi che sono i pilastri del processo di innovazione, ripartendo dal progetto di cablaggio cittadino in fibra ottica, e passando dall’ormai consueto collegamento domestico di 7 megabit al secondo ad una rete che in altre città, anche del Mezzogiorno, “di colpo mette il turbo e si trasforma  volando a 100 megabit”. Reti moderne e avanzate che possono cambiare in meglio la vita di ogni giorno, il modo di fare le cose, di lavorare, di incontrarsi, di organizzare la conoscenza. Per questi motivi le politiche di Alleanza per l’
Italia per tracciare la Cosenza del futuro non possono prescindere dalla democrazia digitale, per rafforzare la competitività del territorio e consolidare e sviluppare i diversi soggetti economici, sociali e culturali che vi operano, tenendo conto che la popolazione dell’intera provincia si andrà sempre più concentrando nella grande area urbana dell’immediato futuro: Cosenza-Castrolibero-Rende-Università-Paola-Montalto Uffugo. La civiltà digitale per Cosenza e il suo hinterland, attraverso un’interazione sociale costituita da un insieme di elementi connessi in rete senza soluzione di continuità, tutti microscopici e wireless, da utilizzare in modo sempre più ampio per servizi di altissima qualità come le videocomunicazioni ad alta definizione, la gestione delle infrastrutture cittadine, di ottimizzazione degli schemi di movimento delle persone e dei mezzi di trasporto come la fermata interattiva dell’autobus, la tracciabilità del ciclo dei rifiuti, o per monitorare le condizioni dell’ambiente, ma anche per eseguire le applicazioni di sicurezza e l’acquisto di beni e servizi o la razionalizzazione del consumo di energia. A.P.I. vuole concorrere a valorizzare il territorio nel suo complesso, pone i cittadini al centro delle politiche di sviluppo, per una città capoluogo che riconquista la sua centralità, capace di elaborare le informazioni raccolte e renderle accessibili a tutti, per mettere in grado le persone di prendere decisioni migliori sull’uso delle risorse urbane, di migliorare il traffico e la mobilità più in generale, di un minore impatto sulla qualità dell’ambiente anche attraverso le energie rinnovabili. Una città regolata da flussi costanti di dati bidirezionali che provengono e giungono dalle strade e dai quartieri, con i cittadini e le imprese che diventano gli attori principali nel migliorare l’efficienza dei sistemi urbani, nella consapevolezza di un cambiamento che animi il territorio, con appositi spazi digitali dove esprimere giudizi e proposte sul rispetto dei diritti e dei doveri, per essere informati, di fruire dei servizi in tempi rapidi e in modalità sostenibili, per disegnare nuovi tempi, nuovi luoghi e nuovi modi d’interazione sociale ed economica, per riavviare insieme un ciclo di crescita di una città media-città del futuro, bella, intelligente, elegante, brillante...

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