domenica 31 ottobre 2010

Rispetto per i diritti umani dei Rom

Stefano Vecchione, responsabile cittadino dell’ApI, e Antonio Belmonte consigliere ApI e presidente della Commissione Trasporti del comune di Cosenza hanno deciso di affrontare la questione dei Rom andando di persona nel campo di Vaglio Lise e, armati di carta e penna, hanno raccolto le istanza della comunità affidate al giovane portavoce Mario Rostas. Secondo i due esponenti del partito rutelliano occorre intervenire per tutelare i diritti umani delle 350 persone di cui cento bambini. Vecchione e Belmonte si rifanno alla pastorale del vescovo Nunnari chiedendo solidarietà e dignità per i rom di Cosenza, il loro accampamento è in condizioni troppo precarie sulla riva sinistra del fiume Crati. In particolar modo Vecchione e Belmonte si appellano al sindaco perché “occorre individuare un’area attrezzata per la sosta temporanea evitando che si formi un nuovo campo nomadi”. I rom potrebbero essere sistemati nelle tante case disabitate dei piccoli comuni limitrofi così da favorire l’integrazione e una convivenza sociale decorosa. Bisogna immediatamente avviare una discussione in seno alle forze politiche che pensi anche alle modalità di inserimento nel mondo lavorativo di questi cittadini, magari usufruendo di finanziamenti europei.  Anche  a Cosenza, dunque, il movimento centrista ha le idee chiare su alcuni punti fondamentali. Così come a Roma Rutelli accusa Alemanno di non avere una politica chiara sui campi rom che si chiudono e si riaprono come in un “gioco dell’oca”, a Cosenza i nostri esponenti si impegneranno per ottenere dal sindaco Perugini garanzie per  una comunità che non rappresenta un problema o un ostacolo da rimuovere ma solo una differente cultura da tutelare e rispettare.

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